Zoom in biblioteca
La Biblioteca “Vittorio Sereni” di Melzo (MI) e MedaTeca a Meda (MB)
Biblioteca “Vittorio Sereni” – Via Agnese Pasta 43, Melzo (MI)
Scheda Progetto:
Superficie lorda: 2.100 mq
Committente: Comune di Melzo
Progetto: 2007-2010
Realizzazione: 2011-2014
Programma funzionale, progetto architettonico preliminare, progetto degli arredi e degli interni, direzione artistica: Alterstudio Partners, Milano – www.alterstudiopartners.com
Progetto esecutivo delle opere edili, delle strutture e degli impianti, direzione lavori, coordinamento della sicurezza: SERV.E.T. Srl, Crema – www.servetsrl.it
Progetto della grafica e della comunicazione visiva: Pietro Corraini – www.pietrocorraini.com
Impresa edile: Arm Engineering SpA, Vigonza (PD) – www.arm-engineering.it
Fornitura arredi: Tecnocoop srl – www.tecnocoopsrl.it
La nuova Biblioteca civica di Melzo, situata nel centro storico e intestata al poeta Vittorio Sereni, è stata progettata e costruita per essere una “casa per il lettori” prima che per i libri, un luogo di incontro per tutti i cittadini.
Qui ciascuno è accolto e può trovare spazi e servizi a sua misura, libri, cd e dvd (oltre 70mila volumi accessibili direttamente a scaffale aperto, che gli utenti possono prendere e restituire mediante postazioni di autoprestito con tecnologia Rf-Id), navigare su internet e usufruire del wi-fi gratuito, studiare su tavoli attrezzati e cablati o leggere e rilassarsi sulle poltrone di design, distribuite su tre piani e oltre 1.600 mq, fare un uso creativo del proprio tempo libero, partecipare a eventi culturali, passare ore piacevoli con gli amici o i propri figli, anche piccolissimi, in una sala di 220 mq dedicata ai bambini.
Il progetto architettonico, realizzato da Alterstudio Partners, porta avanti l’idea di biblioteca che Marco Muscogiuri (progettista e direttore artistico di Alterstudio Partners) ha teorizzato negli ultimi dieci anni e che ha visto concreta applicazione nella MedaTeca (la nuova biblioteca di Meda, inaugurata nel 2012): che nel momento di massima diffusione dei social network le biblioteche debbano puntare su quell’unica cosa che Google, Facebook o Amazon non hanno e non avranno mai: diventare anzitutto “piazze della cultura”, luoghi di aggregazione sociale, attraenti, aperti, facili da utilizzare, innovativi e polivalenti, dove poter incontrare amici, conoscere persone nuove, trovare bibliotecari qualificati che accolgano e indirizzino al meglio in base a ogni necessità informativa.
I forti vincoli urbanistici del centro storico cittadino sono stati rispettati realizzando un edificio che reinterpreta la tipologia edilizia tradizionale in un’architettura contemporanea, con piani sfalsati, ampie vetrate aperte sulle corti interne, rivestimento in laminato di zinco che abbraccia l’intero edificio facendosi tetto e facciata.
La biblioteca si affaccia da un lato su una corte interna attraversata da un percorso ciclopedonale, dall’altro su via Agnese Pasta e sul sagrato dell’ex Chiesa di S. Andrea. I materiali e il disegno della pavimentazione accentuano la continuità tra interno ed esterno, facendo dell’atrio di ingresso una piazza coperta e il “salotto della città”, dove si trovano i servizi a più forte impatto di pubblico: l’accoglienza, le informazioni, i servizi di prestito, le novità librarie, le sezioni tematiche di maggiore interesse, le esposizioni, l’edicola, l’angolo ristoro. Un’ampia scala centrale si sviluppa verticalmente affacciandosi sul cortile interno mediante una grande vetrata, collegando tra loro i vari piani sfalsati: la sezione Musica, Spettacolo e Tempo Libero al piano seminterrato, aperta su una corte ipogea con i muri coperti a verde pensile; la sezione Bambini e Ragazzi al piano rialzato, con un’area realizzata ad hoc per i piccolissimi; i due livelli della sezione a scaffale aperto (Narrativa e Saggistica), con numerosi posti di lettura e una sala studio; una terrazza e una sala polifunzionale all’ultimo piano.
Gli interni, caldi, accoglienti e luminosi, coniugano arredi su misura a pezzi del migliore design italiano e internazionale, con vetrate e muri decorati con grandi illustrazioni realizzate da alcuni importanti illustratori italiani (Chiara Armellini, Silvia Bonanni, Gaia Stella De Sanguine, Ilaria Faccioli, Alessandro Sanna, Valerio Vidali).
La biblioteca è stato realizzata nell’ambito dei progetti di compensazione nell’ambito dell’accordo tra Tangenziale Esterna Spa e il Comune di Melzo per la realizzazione della TEEM (Tangenziale Est Esterna di Milano).
L’edificio, in classe energetica A, utilizzata sistemi a pompe di calore ad acqua di falda che garantiscono all’intera struttura una climatizzazione efficiente ed efficace con un abbattimento del 76% del consumo di energia per riscaldamento e raffrescamento.
MedaTeca – nuova biblioteca civica di Meda, Via Gagarin 13, Meda, Monza e Brianza
Scheda Progetto:
Committente: Comune di Meda
Progetto: 2008-2009
Realizzazione: 2010-2012
Programma funzionale, progetto architettonico e degli arredi, direzione lavori: Alterstudio Partners (arch. Marco Muscogiuri, progettista e direttore dei lavori), con: ing. Marco Bonomi (assistenza direzione lavori opere edili) e ing. Oscar Pagani (coordinamento sicurezza in fase di esecuzione), arch. Antonio Galeano (progetto esecutivo del sistema di facciata)
Progetto e direzione lavori Strutture: ing. Enrico Busnelli
Progetto e direzione lavori Impianti: Teknema Consulting srl
Programma Biblioteconomico: dott. Alessandro Agustoni
Grafica e comunicazione visiva: Benedetta De Bartolomeis
Grafiche decorative: Mook
Impresa edile: Steda SpA
Fornitura arredi: Abaco Forniture srl
Sponsor tecnici: Artemide SpA, B&B SpA
Superficie lorda di pavimento: 1.910 mq
Importo lavori: 1.980.000,00 € (Iva inclusa)
Importo arredi: 400.000 € (Iva inclusa)
Costo al mq per le opere edili e impianti: 1.040 euro/mq Iva inclusa
Fotografie: Marco Introini
La MedaTeca, polo culturale di 1.900 mq, è la concretizzazione di quell’idea di biblioteca che Marco Muscogiuri (direttore artistico di Alterstudio Partners, progettista e direttore dei lavori) ha teorizzato negli ultimi dieci anni: la biblioteca come “piazza della cultura” per la città e per il territorio, “catalizzatore sociale” da frequentare non solo per il prestito di libri o dvd (40mila volumi a scaffale aperto, che possono essere presi in prestito e restituiti dagli utenti anche autonomamente, mediante postazioni self-service), per studiare e navigare su internet in wi-fi, ma anche e soprattutto per incontrarsi e socializzare, fare un uso creativo del proprio tempo libero, partecipare a eventi culturali, passare ore piacevoli con gli amici o i propri figli, anche piccolissimi.
L’idea di base è che le biblioteche pubbliche debbano oggi essere dei luoghi speciali, in cui sia piacevole andare e intrattenersi: luoghi attraenti, facili da utilizzare, ospitali. Nel momento di massima diffusione dei social network le biblioteche devono puntare su quell’unica cosa che Google, Facebook o Amazon non hanno e non avranno mai: la fisicità di un bel posto dove andare, il sorriso e la simpatia del bibliotecario che ti accoglie, la possibilità di incontrare amici o conoscere persone nuove.
La realizzazione della MedaTeca è stata l’occasione per recuperare e trasformare un edificio preesistente di due piani, rimasto incompiuto e abbandonato. Pur sottostando ai vincoli imposti dalla dimensione del lotto e la struttura esistente, il progetto ha ripensato il contenitore in funzione del contenuto, raddoppiando la volumetria, mutandone l’aspetto, le caratteristiche morfologiche e materiche, realizzando un’architettura espressiva in grado di comunicarne la forte “vocazione pubblica”.
Tutto concorre a rafforzare la nuova funzione di “condensatore urbano”: il disegno dei prospetti, i materiali e i colori delle facciate (in lastre di alluminio rosso Bordeaux, con un sofisticato sistema di facciata progettato ad hoc, altamente performante dal punto di vista energetico e acustico); grandi vetrate su strada, che mostrano l’interno dell’edificio o si colorano in varie campiture semitrasparenti con le tende abbassate.
Gli spazi interni sono ampi, luminosi e confortevoli, con ambienti a doppia altezza e affacci tra un piano e l’altro. L’organizzazione funzionale, all’insegna della massima flessibilità (logistica e impiantistica), consente di aprire autonomamente ogni piano.
Gli interni coniugano arredi su misura a pezzi del migliore design, alcuni dei quali donati da Artemide e B&B Italia, che hanno creduto nella MedaTeca, sponsorizzandola.
L’accuratezza del progetto esecutivo e della direzione lavori ha consentito di contenere costi e tempi di costruzione (1.980.000 euro, 1.040 euro/mq Iva inclusa), con un risparmio di 480.000 euro rispetto al quadro economico iniziale.