La BDT è stata organizzata in tre collezioni principali: iconografia,
testi a stampa, manoscritti. Questo, anche mantenendo l’organizzazione
dei precedenti progetti di digitalizzazione della biblioteca, è il
tentativo di creare un ecosistema digitale all’interno del quale possono
trovare posto tutte le tipologie di bene culturale che ogni biblioteca
può possedere e desiderare digitalizzare. Un’ infrastruttura, quindi,
capace di accogliere al proprio interno tutti i materiali digitali di
una biblioteca di conservazione, tenendo sì separate le varie tipologie,
ma permettendo ricerche incrociate e l’implementazione di altre
categorie di materiali al momento non ancora digitalizzati.
La base dati è articolata al momento in 14 progetti, alcuni ereditati
dai siti precedenti: Cartoline del Trentino, Incisioni del Trentino,
Carte geografiche del Trentino (provenienti da Catina); Edizioni
trentine dei sec. XV-XVII, Tridentina manifesta e Preserving the World’s
Rarest Books (provenienti da STABAT), altri di nuova istituzione: Piante
di Trento, Trento nei disegni di Giuseppe Anders, Codici medievali,
Ritratti trentini e Manoscritti musicali, In scena (dedicato ai
manifesti teatrali), Imago mundi (cartografia antica) e temporaneamente,
in attesa dell’istituzione di un sito ad hoc, Del Concilio, un progetto
dedicato al Concilio di Trento condiviso tra tutte le biblioteche di
conservazione del Trentino e la Soprintendenza provinciale. Il numero di
progetti potrà aumentare in futuro in base alle nuove collezioni che
sceglieremo di digitalizzare; i singoli progetti possono essere
trasversali alle varie collezioni e comprendere quindi materiali di
varie tipologie; incunaboli e codici, musica manoscritta e a stampa,
ecc.
La BDT nasce sostanzialmente dalla necessità, anche amministrativa, di
unificare i preesistenti siti che trattavano materiale digitale gestiti
della Biblioteca comunale: Catina. Catalogo trentino di immagini e
Stabat. Stampe antiche delle Biblioteca comunale di Trento. Il primo è
il catalogo della collezione iconografica della Biblioteca, un fondo di
svariate migliaia di unità in cui sono conservate incisioni, disegni,
fotografie, carte geografiche e una notevole raccolta di cartoline
illustrate di argomento trentino. Mentre Stabat, nata come progetto che
si riproponeva di digitalizzare e rendere disponibili le pubblicazioni
uscite sul territorio trentino dalle origini (1475) a tutto il XVII
secolo, è man mano diventato il luogo della memoria digitale dei
materiali testuali della Sezione di conservazione della Biblioteca,
implementando altri nuclei importanti di documentazione bibliografica
quali il fondo di bandi e manifesti (Tridentina manifesta) e il
Preserving the World’s Rarest Books, progetto tuttora in corso che
riguarda le edizioni rare (fino a 2 esemplari sopravvissuti nel mondo)
stampate dalle origini fino al 1650.
Alla realizzazione della Biblioteca Digitale Trentina hanno lavorato
Matteo Fadini (Università di Trento), Mauro Hausbergher, Elisabetta
Alberti, Milena Bassoli, Alessandra Faes, Giovanni Delama, Luciano
Palombi (Biblioteca comunale di Trento), con la collaborazione dei
volontari di Servizio Civile Alberto Gallerani, Vanessa Rossi, Alba
Malcangi, Francesco Serra, Diego Gasperotti.
Vi invitiamo a visitare la nuova biblioteca digitale, alla quale è
possibile accedere anche tramite il sito ufficiale della Biblioteca
comunale di Trento www.bibcom.trento.it; vi saremmo grati di eventuali
osservazioni, pareri, consigli.
Eusebia Parrotto
Comune di Trento. Servizio biblioteca e archivio storico
dott.ssa Eusebia Parrotto
Capoufficio servizi al pubblico e organizzazione tecnica
via Roma, 55 – 38122 Trento
tel. +39 0461 889530 fax +39 0461 889520 www.bibcom.trento.it
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