Osservare i meccanismi naturali, studiare le comunità del passato che vivevano in stretta relazione con il loro ambiente, son alcune delle attività su cui si concentra la ricerca di nuovi modelli urbani che riducano l’impronta ecologica delle attività antropiche: cercare i principi che la natura utilizza per autosostenersi.
A partire da questa consapevolezza nasce “Biomimesis design”, una start-up innovativa focalizzata sui concetti di biomimetica, agroecologia e permacultura.
Biomimesis mette in pratica il concetto di “biofilia” proponendo un modello di comunità resiliente, dove le aree urbane siano in grado di sostenersi reciprocamente creando “sistemi urbani persuasivi”.
Partendo da questi concetti è stato creato ”freeDOME”, un progetto finalizzato alla riqualificazione ecologica di spazi periferici che ha radici nello studio del nomadismo.
“freeDOME” è quindi un modello di habitat integrato basato su uno stile di vita seminomade che si concretizza attraverso il “Biophilic Dome” (modello abitativo mobile, “Smart&Slow Mobility System”) e i “Campus Biofilici” (fattorie autosufficienti).
In sintesi il sistema complessivo propone un nuovo modello di stile di vita per le prossime generazioni che vivranno in “Pod” (Agricampus e Urban Campus) integrati nel tessuto antropico e caratterizzati da una periodica “transumanza” per sfruttare le risorse disponibili nei vari territori.
Il passo successivo sara finalizzato alla creazione di ambienti urbani intelligenti, ovvero le città biofiliche.