Gli studi ed i progetti di colui che tanto si è impegnato per la promozione delle Valli mirandolesi hanno trovato casa in uno dei luoghi simbolo, spesso definita la basilica delle Valli stesse: il Barchessone vecchio di San Martino Spino. È stato infatti presentato sabato scorso 29 maggio – data per altro più che significativa per la comunità delle terre dei Pico – “ArKiArkivio – Fabio Reggiani Architetto”, l’archivio realizzato con la documentazione dell’Architetto Reggiani, donata al Comune di Mirandola dalla moglie, Cristina Biffoni. Molte le persone presenti, tanti amici, colleghi e collaboratori, che con interesse hanno ripercorso la vita e gli studi di Reggiani attraverso gli interventi del Vicesindaco Letizia Budri, di Sabrina Rebecchi del Ceas la Raganella, di Anna Greco del ‘Comitato promotore per la valorizzazione dell’archivio dell’Arch. Fabio Reggiani’ del Comitato medesimo e del Prof. Roberto Cresti, docente di Storia dell’Arte all’Università di Macerata, che conosceva Reggiani e ne ha riportato un ispirato profilo sia a livello culturale personale, che professionale. Una partecipazione ampia e sentita per salutare quello che è, a tutti gli effetti, un patrimonio destinato ad arricchire ulteriormente Mirandola e il suo territorio.
L’archivio si trova all’interno della sala polivalente del Barchessone Vecchio, consultabile il sabato e la domenica pomeriggio, dalle 15.30 alle 19.30, solo su appuntamento al numero 0535.29770 oppure prenotandosi via e-mail all’indirizzo barchessone@comune.mirandola.mo.it.
Il materiale sarà esposto “a rotazione” nelle bacheche predisposte, la prima selezione è stata organizzata nella mostra “Le radici del futuro Work in progress”, inaugurata lo stesso 29 maggio e che rimarrà visitabile sino al 27 giugno.