L’installazione “Antarctic Resolution”, esposta nel padiglione centrale dei giardini della 17° Biennale di Venezia permette una percezione inedita e concreta di un continente importante per la nostra terra.
La scenografia è composta dalle 1000 pagine della pubblicazione “Antarctic Resolution” (curata da Giulia Foscari) è un’opera corale durata diversi anni, realizzata con il supporto dei maggiori esperti mondiali dell’Antartide.
Con Giulia Foscari abbiamo affrontato diversi temi che riguardano il contributo degli architetti a favore del cambiamento climatico e la conoscenza da parte dell’uomo del continente antartico.
Inoltre si è parlato del fenomeno dello scioglimento dei ghiacci, degli interessi che gravano sull’Antartide, del problema dell’inquinamento e del “Protocollo di Madrid” valido fino al 2048.
Un’altro tema comprende la ricerca dedicata “all’archivio delle architetture antartiche” come la cupola geodetica della stazione americana Amudsen-Scott e l’ipertecnologica HalleyVI progettata da Hugh Broughton Architects ispirata a “Walking City”.
Ne emerge che, in questo luogo più di altri, l’architettura dovrebbe essere concepita come struttura transnazionale, realizzata con tecnologie sostenibili per massimizzare la ricerca scientifica e ridurre la presenza antropica nel continente.
Giulia Foscari è architetto, ricercatrice, scrittrice e fondatrice di UNA e di UNLESS, un’agenzia no-profit dedicata alla ricerca in territori estremi.