Barth Bar(th) (B)art(h

Da 150 anni al di là di ogni moda

Autore:
Michela Panella

Descrizione:

Nel 1877 in Val Gardena un artigiano J. Barth dava vita ad un piccolo laboratorio individuale; gli eredi hanno poi portato avanti il laboratorio seguendo i principi del capostipite.
Oggi lo stabilimento ha sede a Bressanone: un’azienda familiare che affonda le radici nell’ebanisteria e che offre soluzioni innovative e personalizzate per la realizzazione di interni di qualità.
Lo “Stabilimento 3” è l’ultimo ampliamento dell’azienda ( a cura di Julian Trattar e Markus Hinteregger) che comprende anche la riconversione dell’ex sala industriale a galleria d’arte con spazi e aree comuni per i dipendenti.
Il concetto architettonico adottato si basa sull’idea di preservare il più possibile la struttura edilizia esistente con interventi essenziali e mirati allo scopo di accogliere arte e design: non a caso l’opera “Out of earth, in a silver cocoon” di Misha Sanders e Philipp Putzer segna l’ingresso allo “Stabilimento 3”.
Arrochiscono il luogo una scultura in ferro di Antony Gormley, l’installazione di Eva Schlegel “Lasso”, che forma la torre gemella all’opera di Esther Stocker.

Scheda:

Anno pubblicazione:
2024
Pagine:
50 - 57
Numero:
144
Numerazione: Url: Parole chiave:
Bioarchitettura, Architettura, Progettazione, Ingegneria, Riqualificazione, Restauro, Artigianato, Val Gardena, J. Barth, Azienda Barth Interiors, Ivo Barth, Max Barth, Bressanone, Ebanisteria, Arredo, Design, Arte, Galleria d’Arte, “Stabilimento 3”, Julian Trattar, Markus Hinteregger, Riconversione dell’ex sala industriale, “Out of earth, in a silver cocoon”, Misha Sanders, Philipp Putzer, Antony Gormley, Eva Schlegel, “Lasso”.

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