Bellezza del luogo paesaggio dell’anima

Il parco rupestre Re Ferdinando di Scopello

Autore:
Tullio Sirchia

Descrizione:

Scopello, posto tra la vallata che porta a Castellamare e la costa e le montagne dello Zingaro, era fino a pochi decenni fa, un vero e proprio villaggio di frontiera: il borgo era di poche case e si sviluppava attorno al più grande baglio di Sicilia (Baglio Isonzo ora Real Sito Borbonico).
Il parco rupestre Re Ferdinando di Scopello si sviluppa su terrazzamenti per circa un ettaro e vi si accede dalla corte del Baglio e dall’appartamento del Re.
La scena del parco è arricchita da segni simboli ironicamente chiamati opere di ScartArt (pezzi di tronco d’albero dalle forme bizzarre).
Il Baglio di Scopello, ora recuperato come abitazione, si lega al paesaggio in una riscrittura bioarchitettonica, ma il Parco rupestre di Re Ferdinando è solo un momento del sistema paesaggistico integrato di Scopello, in parte esistente e in parte ancora da scoprire.
L’intero sistema dovrebbe comprendere il Borgo, la Tonnara, la Riserva dello Zingaro, Monte Sparagio.

Scheda:

Anno pubblicazione:
2018
Pagine:
52 - 65
Numero:
111
Numerazione: Url: Parole chiave:
Bioarchitettura, Architettura, Verde, Parco, Progettazione, Ecologia, Sostenibilità, Natura, Ambiente, Tecnologia, Ingegneria, Paesaggio, Restauro, Riqualificazione, Castellamare del Golfo, Riserva naturale dello Zingaro, Sicilia, Casale Scupelli, Baglio di Scopello, La Tonnara, Borgo di Scopello, Architettura Bioclimatica, Memoria, Genius Loci, Scopello, Montagne dello Zingaro, Baglio Isonzo, Real Sito Borbonico, Parco Rupestre Re Ferdinando di Scopello, ScartArt, Riscrittura Bioarchitettonica, Sistema Paesaggistico Integrato di Scopello, La Tonnara, La Riserva dello Zingaro, Monte Sparagio, Giulian David.

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