La sacralità dello spazio

Il Vastupuru - Samandala

Autore:
Claudia Ramasso

Descrizione:

In tutte le culture tradizionali, le forme architettoniche, le costruzioni adibite a differenti usi, dalla capanna al tempio, non sono altro che la rappresentazione dell'imago mundi: esse imitano la struttura dell’universo e rappresentano una cosmologia.
I confini delle architetture definiscono uno spazio che è qualitativamente distinto dall’ambiente circostante, fondato e misurato; secondo l’ottica indiana, costruire significa anche conoscenza specifica dello spazio e delle leggi che lo governano.
Il Vastupuru-Samandala è l’archetipo di ogni costruzione ed è rappresentato da un poligono quadrato al cui interno si colloca la figura di un uomo con le gambe piegate alle ginocchia all’altezza del bacino e con le mani congiunte al petto con un gesto di venerazione.
Spazio, tempo, ritmo e forma, tratteggiano in India i cardini dell’architettura, ancora oggi radicata nelle concezioni tradizionali della sacralità dello spazio.

Scheda:

Anno pubblicazione:
2007
Pagine:
28 - 29
Numero:
50/51/52
Numerazione: Url: Parole chiave:
Bioarchitettura, Architettura, Etica, Antropologia, Religione, Filosofia, Culture Tradizionali, Cultura, Costruzione, Capanna, Tempio, Imago Mundi, Universo, Cosmologia, Ambiente, Natura, Vastupuru-Samandala, Archetipo, Spazio, Tempo, Ritmo, Forma, India, Sacralità dello Spazio

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