Le radici della bioarchitettura

Siedlung Schaflbruhl, il quartiere che ha inaugurato un’epoca

Autore:
Laura Paladino

Descrizione:

Trent’anni fa Joachim Eble, fondatore dello studio “Eble architektur”, progettò uno dei primi esperimenti (1985) di architettura bioecologica: il quartiere Schaflbruhl a Tubinga in Germania.
Il team di architetti e progettisti, formato da Eble, Hafle, Oed, Sambeth e Harms dovettero affrontare tematiche legate in primis al contesto dell’area, caratterizzato da un’altra densità abitativa al fine di richiamare lo spirito autentico del luogo.
Il secondo passo fu quello di studiare l’area attraverso analisi geobiologiche, climatiche e orografiche utili a determinare le tecnologie da utilizzare.
Il risultato fu la realizzazione di edifici disposti secondo una logica dettata dall’orientamento, con una composizione organica legata fortemente agli elementi paesaggistici del progetto come l’acqua, il verde e i percorsi.
Sotto l’aspetto strutturale e tecnologico l’intervento è caratterizzato dell’uso di laterizio e legno, da serre solari e dispositivi per il riscaldamento e raffrescamento ancora validi a tutt’oggi: per tali motivi l’intervento è considerato un precursore degli edifici bioecologici di nuova generazione.

Scheda:

Anno pubblicazione:
2019
Pagine:
26 – 31
Numero:
118
Numerazione: Url: Parole chiave:
Bioarchitettura, Architettura, Tecnologia, Ingegneria, Verde, Natura, Ecologia, Sostenibilità, Paesaggio, Joachim Eble, Edificio in Legno Massello, Laterizio, “Eble architektur”, Quartiere Schaflbruhl, Tubinga, Germania, Geobiologia, Orografia, Climatologia, Hafle, Oed, Sambeth, Harms

About

Categorie: