L’eredità visionaria di Yona Friedman

La filosofia: architetture mobili e autoregolazione degli abitanti

Autore:
Massimo Pica Ciamarra

Descrizione:

Yona Friedman, architetto, urbanista, designer di origine ebrea e protagonista della contemporaneità è scomparso il 20 febbraio 2020.
Yona Friedman è sempre stato fra i grandi amici del Carrè Bleu, feuille internationale d’architecture, la rivista creata nel 1958 a Helsinki dal gruppo CIAM.
Nel 1957, al X congresso Internazionale di Architettura Moderna, Yona Friedman pubblica il “Manifesto de l’Architecture Mobile” su i principi di un’architettura capace di adeguarsi alle continue trasformazioni della società.
Con “La Ville Spatiale”, Friedman aveva ipotizzato uno spazio cittadino dove gli abitanti abitavano e vivevano in edifici di loro progettazione: un’idea insediativa basata su strutture tridimensionali aeree.
Tra i sui lavori più importanti bisogna ricordare “L’organisation trinome de la vie urbaine” del 1962, “Des places cuvertes pour la ville” del 1975, il “Musèe des technologies simples” a Madras (India) e, più recentemente, la collaborazione con l’UNESCO (i manuali dell’autocostruzione).
La “Fondazione per la Bioarchitettura e l’Antropizzazione sostenibile dell’ambiente” ricorda Yona Friedman tra i veri precursori della sostenibilità, dell’autodeterminazione e della progettazione partecipativa.
L’ultima sua pubblicazione del 2016 è “L’ humain expliquè aux extraterrestres” una sua visione della politica, dell’uomo e del suo abitare.

Scheda:

Anno pubblicazione:
2020
Pagine:
16 – 21
Numero:
121/122
Numerazione: Url: Parole chiave:
Bioarchitettura, Architettura, Progettazione, Ingegneria, Verde, Natura, Sostenibilità, Ecologia, Inquinamento, Tecnologia, Sostenibilità Ambientale, Scienza, Filosofia, Uomo, Umanità, Yona Friedman, Carrè Bleu Feuille Internationale d’Architecture, CIAM, Helsinki, X congresso Internazionale di Architettura Moderna, “Manifesto de l’Architecture Mobile”, “La Ville Spatiale”, Strutture Tridimensionali Aeree, “L’Organisation Trinome de la Vie Urbaine” del 1962, “Des Places Cuvertes pour la Ville” del 1975, il “Musèe des Technologies Simples” a Madras (India), UNESCO, i Manuali dell’Autocostruzione, “Fondazione per la Bioarchitettura e l’Antropizzazione Sostenibile dell’Ambiente”, Progettazione Partecipativa, “L’ humain expliquè aux extraterrestres”, Architetture Mobili, Autoregolazione degli Abitanti

About

Categorie: