Nell’ambito del progetto di riqualificazione di Cairano (Irpinia) come “Borgo Biologico” (progetto di Angelo Verderosa) in cui è stato previsto il recupero e la valorizzazione di una sequenza di spazi pubblici e di alloggi destinati all’accoglienza turistica, è stato realizzato uno sperimentale organo che suona alimentato dal vento.
Nell’ambito di questo progetto di riqualificazione, un intervento particolarmente complesso è stata la sistemazione del belvedere, una terrazza naturale di 300 mq collocata su una rupe aggettante sul paesaggio irpino: risultava però evidente la mancanza di un polo attrattivo, un elemento totem che invogliasse a recarsi nel punto più alto della rupe, assumendo la fisionomia di un landmark.
L’organo a vento è uno strumento musicale e un punto di riferimento che caratterizza il belvedere mediante il suono, creando un suggestivo “scenario acustico” senza intervenire con costruzioni invadenti.
L’architettura sostenibile è anche questo: saper interpretare il rapporto tra natura e ambiente antropizzato, limitando al minimo l’atto costruttivo, sfruttando e valorizzando invece gli elementi ambientali come il vento.
La soluzione ottimale è stata raggiunta grazie al maestro Claudio Pinchi: l’Organo del Vento si compone di 21 canne in zinco-titanio, suddivise in tre gruppi, posizionati in punti strategici dell’area in modo da poter captare in maniera ottimale i venti che lo alimentano.
La “scultura musicale” è diventata simbolo del desiderio di ascoltare e, in senso metaforico, di dare voce a un luogo abbandonato.