L’improvvisa crisi pandemica che stiamo vivendo ha determinato nei nuclei familiari inedite condizioni di coesistenza e nuove modalità di interazione a distanza.
Questo ci spinge a ripensare gli spazi interni affinchè consentano l’isolamento in condizioni attive e piacevoli ma anche recuperare funzioni storiche della casa che avevamo emarginato nel corso del tempo.
I nove articoli del DM 05/07/1975 fissavano i requisiti adatti alle abitazioni dell’epoca ma oggi, tali regole, non sono più adeguate per ciò che riguarda prescrizioni numeriche, altezze e superfici per i singoli locali.
Sono oggi preferibili criteri prestazionali e linee guida in analogia per quanto fatto dal MIUR per l’edilizia scolastica nel DM 11/04/2013.
Le esigenze di una nuova società digitale comportano una radicale rivisitazione dei parametri che regolano cubature, superfici e devono garantire spazi isolati senza ostacolare socialità e condivisione.
In particolare, i nuovi spazi abitativi devono flessibili e adattabili (requisito NZEB Nearly Zero Energy Building), con una ventilazione naturale efficiente ed essere dotati di spazi aperti.
In sintesi, i parametri di riferimento riguardano eco–bilancio, durevolezza e ciclo di rinnovamento.