In generale la ristrutturazione energetica del patrimonio edilizio è indispensabile per raggiungere gli obiettivi di ridurre le emissioni di gas climalteranti del 55% entro il 2030 e di azzerarle entro il 2050, come deliberato dall’Unione Europea.
Una delle ragioni per cui il superbonus per la ristrutturazione energetica degli edifici è un’ottima idea, tradotta in una pessima legge, consiste nel fatto che non fa distinzioni tra edifici pubblici ed edifici privati.
Sarebbe opportuno privilegiare la ristrutturazione energetica degli edifici pubblici, in quanto i risparmi sulle bollette elettriche e riscaldamento andrebbero a vantaggio dello stato.
Inoltre la legge 77/20 ha creato numerose alterazioni commerciali diventando inefficiente e iniqua: non aiuta l’ambiente e favorisce i più ricchi (Giuseppe Pisauro, Presidente dell’Ufficio Parlamentare del Bilancio).
Solo una conversione economica dell’ecologia, capace di rendere convenienti le scelte riguardo l’impatto ambientale è in grado di suscitare energie progettuali, reperire risorse finanziarie per realizzare la conversione ecologica dell’economia e scongiurare l’aggravamento della crisi climatica.