l Trullo è una costruzione in pietra calcarea (in pugliese Truddu dal greco Tholos, Cupola) tipica della zona centrale della Puglia, realizzata con la stessa tecnica dei muri a secco, il Trullo è patrimonio Unesco dal 1996 come testimonianza di una storia millenaria.
Per sostenere la valorizzazione del prezioso patrimonio dell’edilizia rurale, la Regione Puglia, con il coordinamento dell’INBAR (Istituto Nazionale di Bioarchitettura) e la consulenza del CNR-IBAM di Lecce, ha adottato le “Linee guida per il recupero, la manutenzione ed il riuso dell’edilizia e dei beni culturali pugliesi” nel 2014, per arginare le conseguenze dell’intensa edificazione che tendeva a compromettere il fragile rapporto tra architettura vernacolare e territorio.
Il Trullo è uno straordinario esempio di architettura bioclimatica atta a proteggere gli spazi interni dalla calura eccessiva e a mantenere il calore durante l’inverno, grazie alle murature, costituite da un doppio involucro di pietra che racchiudono un’intercapedine di materiali di risulta, mentre la volta favorisce la ventilazione naturale.
L’inclinazione delle lastre di pietra in copertura e il rivestimento, contribuiscono a mantenere il microclima interno, mentre la cisterna d’acqua posta sotto al pavimento diventa un sistema efficace per la regolazione della temperatura.